Psicologia sociale =
scienza che si occupa dello studio delle interazioni tra le persone (la
definizione più importante rimane quella di Gordon Allport).
- La sfida principale è poter riuscire a fare delle inferenze sulle persone che siano attendibili affidandosi alla mera osservazione del comportamento manifesto.
Nella psicologia sociale, è importante considerare la presenza
degli altri che svolge un ruolo molto importante nell’influenzare il
comportamento;
la presenza è:
-Oggettiva: essere fisicamente insieme ad altre
persone
-Immaginata: fantasticare e immaginare di trovarsi
tra altre persone
-Implicita: riguarda come l’interazione tra individui
attribuisca significato alle cose (es: le normeà tendiamo ad uniformarci e a comportarci in
determinati modi anche se siamo da soli.
Per spiegare un fenomeno sociale si possono adottare due
livelli di spiegazione:
1)
Prospettiva
riduzionista: ridurre tutto a una prospettiva inferiore per la spiegazione di un fenomeno. Il
problema di questa prospettiva è che non è in grado di dare una risposta alla
domanda scientifica di partenza, perciò il livello di analisi o di spiegazione
di un fenomeno deve coordinarsi con il livello al quale ci si è posti la
domanda.
È stata molto criticata
2)
Willem
Doise ha cercato di fare chiarezza spiegando che in p.s. esistono 4 livelli differenti:
I)
Intrapersonale: è una psicologia
individuale che spiega qualcosa riferendosi solo ai tratti interni.
II)
Interpersonale e situazionale: studio
delle relazioni tra l’io e l’altro.
III)
Posizionale: Studio delle relazioni nei
gruppi.
IV)
Ideologico: Rapporto tra l’io e la
società.
La psicologia non è comunque una scienza a se stante ma ha
diversi “parenti stretti” è questo potenziale interdisciplinare è uno dei suoi
punti di forza.
È considerata quindi una scienza non per quello che ricerca
ma per come fa ricerca
METODI DI RICERCA
- ESPERIMENTO
- sviluppo di ipotesi
- raccolta dei dati
- sperimentazione sistematica
- verifica della teoria (* nessuna teoria è vera perché logica è sensata, ma la sua validità si verifica con la sua corrispondenza di fatti pubblicamente verificabili).
I principali problemi sono:
Confusione: situazione in cui c’è
covariazione di due variabili e non si sa quale sia a provocare l’effetto.
Effetto pavimento/soffitto: richieste
troppo impegnative o semplici che
riducono o esagerano la risposta (es: chiedere di dedicare 12 ore settimanali
al volontariato/ chiedere 20 cent in beneficenza).
Intenzionalità dei soggetti.
Lo sperimentatore deve mantenere i livelli pari a un realismo mondano (condizioni simili a
quelle quotidiane) e adottare un realismo
sperimentale (stabilire condizioni che abbiano forte impatto psicologico).
- METODI NON SPERIMENTALI
Metodi che sono adottati quando risulta impossibile fare una
vera e propria sperimentazione perché si tratta ad esempio di tematiche
etiche e il problema principale è che
non avviene alcuna manipolazione delle variabili e risulta molto difficile
giungere a conclusioni di rapporti causa-effetto.
- Esame della correlazione: voglio vedere se i cambiamenti di una variabile si combinano con quelli di un’altra senza stabilire quale delle due sia la causa.
- Ricerca d’archivio: è basato sulla collezioni di dati raccolti da altri ed è usato soprattutto per l’indagine di fenomeni passati molto ampi. Il rischio più grande è l’inattendibilità perché chi conduce questo tipo di ricerca non ha il controllo sui dati precedentemente raccolti.
- Studi di un caso: Analisi approfondita di un caso singolo soprattutto di un fenomeno raro e inusuale attraverso interviste e questionari; i principali problemi riguardano il fatto che lo sperimentatore potrebbe essere sensibile alle ipotesi e che il partecipante potrebbe dar emergere ad esempio la paura del giudizio e i risultati non possono essere estesi ad altri casi.
- Analisi del
discorso: studio di una conversazione per quanto riguarda ciò che le
persone dicono e ciò che celano dietro alle loro parole; per interpretare
un discorso e rilevare gli atteggiamenti contenuti è comunque necessaria
un’ampia esperienza.
- Ricerca
basata sull’inchiesta: interviste o questionari riguardanti
atteggiamenti e comportamenti del campione esaminato.
- Ricerca sul
campo: il ricercatore diventa una figura invisibile che osserva ciò
che accade e lo monitora.
Ovviamente, in tutte le modalità della ricerca è importante
il tema dell’etica, un insieme di
principi stabiliti dall’APA riguardanti soprattutto la tutela del partecipante
al danno, alla privacy, all’inganno, al consenso, alla trasparenza, diritto al
colloquio di debriefing.
STORIA DELLA
PSICOLOGIA SOCIALE
1. La psicologia
sociale nasce a partire dalla figura di Hegel che influenzò una cerchia di
personaggi che si definirono demopsicologi:
1860à
Steinhal e Lazarusà
pubblicazione di una rivista sulla psicologia dei popoli (successivamente
approfondita da Wundt) in cui si trattava di mente collettiva per definire la
modalità di pensiero sociale che sta nell’individuo e il pensiero
transindividuale.
2. Fine 800-inizio
900à
Gustave LeBon e McDougallà
approfondirono il concetto di mente di gruppo per definire come le persone
cambiano in presenza di altri e diventano più aggressive e antisociali.
Tra le prime problematiche affrontate dai primi psicologi
sociale c’era quella dell’adozione di un processo Top-Down (gruppoàindividuo)
o Bottom-Up (individuoà
gruppo).
Per opera di Tarde si adotto un metodo Bottom Up e vennero
scritti i primi manuali (nei primi anni del 900).
3. Più tardi
emerse la figura di Allport che basandosi sugli studi condotti da Watson
affermò che la psicologia sociale sarebbe diventata una scienza solo se
sperimentale e così vennero avviati i primi esperimenti nei laboratori già
esistenti studiando dapprima gli atteggiamenti (Hovland), poi i gruppi (Lewin)
, infine la Leadership (Lewin, Lippit, White) e le dinamiche di gruppo.
La leadership della psicologia sociale era tenuta dagli
Stati Uniti grazie alla crescita industriale rapida di quegli anni, ai potenti
flussi migratori e alla grande disponibilità di risorse per ricostruire i
centri distrutti dopo la guerra. Gli psicologi sociali iniziarono ad interagire
tra di loro e risultarono maggiormente interessati allo studio dei gruppi e
delle relazioni diversamente dagli americani che erano più interessati all’aspetto
individuale e interpersonale.
4.Dagli anni 60
in poi, dopo la costituzione dell’associazione europea di psicologia sociale si
è verificata una crescita graduale della disciplina in europa, una maggiore
fiducia e maggiore interesse.
Le principali figure che hanno influenzato la psicologia
sociale in europa sono stati Tajfel (teoria dell’identità sociale) e Moscovici
(discussione sulle rappresentazioni sociali).
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